Inizia il viaggio in Europa del nostro inviato Edoardo Quarta che per noi è stato a Copenhagen per portare la voce dei bambini dell'Istituto Ruggiero di Caserta, consegnando
la loro lettera ai Grandi della Terra per chiedere maggiore attenzione per il loro futuro.

 

Il nostro inviato Edoardo Quarta alla sua festa dei suoi 18 anni all'Oasi WWF di San Silvestro

Ed ecco finalmente il tanto atteso reportage del nostro inviato Edoardo Quarto alla Conferenza del Clima Copenhagen ... con le didascalie a commento ....

(scarica il file)

 

Una panda tra le Fiandre e la Vallonia, nella capitale d'Europa

 

 

 

 

 

 

 

Mes chers amis,

preparatevi, perchè ho parecchio da raccontarvi. Ormai sono qui in Belgio da oltre un mese e finalmente posso riportarvi qualcosa della mia esperienza. Innanzitutto, il giorno che sono arrivato io a Bruxelles si è registrata la massima temperatura record di 38°, non so se mi spiego… nei giorni seguenti invece ho potuto osservare tante cose che magari sono normali nelle grandi metropoli ma che per me, abituato agli scenari di Caserta, sono sembrate eccezionali: adulti sfrecciare disinvoltamente su dei monopattini, una donna incinta condurre il meteo ed altre ragazze lavorare anche come imbianchine, autiste di autobus e muratrici. Allo stesso tempo pero' questa resta una “terra di frontiera” e la miseria ha ovunque la stessa faccia, in tutti i sensi. Bene o male che sia, le sirene della polizia si sentono spesso da queste parti. Per quanto riguarda i Belgi, sembrano non conoscere quella forma di estremo egoismo per cui noi campani abbiamo persino inventato una parola specifica: la 'cazzimma'; tuttavia, mi guardo bene dal dire che siano angeli!

 Ma quale poteva essere la prima meta durante la mia permanenza qui? Manco a dirlo, prima ancora di partire sapevo già dove sarei dovuto andare, una volta arrivato a Bruxelles: lungo la boulevard Emile Jacqmain si trova la sede nazionale del WWF Belgio. Ecco alcune foto dell’esterno e della sala accoglienza (c'è anche un'entrata segreta sul retro, io pero' aspetto di esplorare il caveau): purtroppo, si fa per dire, per il momento non sono ancora riuscito a visitare i piani superiori del palazzo e mi sono dovuto accontentare della hall, dove sono stato accolto da Tamara, una delle ragazze che si occupa del servizio informazioni per il WWF. In goni caso, sto trattando per un giro turistico!!

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Tamara, che è spagnola e sa parlare diverse lingue, mi ha spiegato come fare per partecipare alle attività del WWF Belgio e mi ha messo direttamente in contatto con la coordinatrice dei volontari, Stephanie. A questo punto mi ero già reso conto di molte differenze: l’aria che qui si respira è molto dinamica ed internazionale; si lavora in economia e le risorse sono gestite quasi in maniera monastica. Certamente, è molto piu’ semplice operare in un paese ‘piccolo’ quanto le nostre Lombardia e Liguria, ma dove anche la disponibilità alle tematiche ambientali è maggiore e si puo’ agire all’estero (il WWF Belgio infatti è impegnato soprattutto in Africa, nel Congo) senza doversi preoccupare continuamente di tutte le emergenze che invece sconvolgono il nostro territorio. Inoltre hanno un sacco di gadgets geniali, davvero fantastici, che grazie ad un’ottima coordinazione riescono a dividersi efficientemente per ogni occasione. Nonostante cio’ devo dire che alla cosa più semplice non hanno ancora pensato: le spillette del Panda che io ho appuntato al petto con estremo orgoglio – sapevo di far bene a portarmela dietro!

 E per finire, questo va riportato doverosamente perchè so che qualcuno come Franco, Lello e Renato, leggendo questa notizia potrà commuoversi proprio come è successo a me: il WWF Belgique/Belgie (a seconda delle due lingue ufficiali in uso, francese o neerlandese) ha la possibilità di riborsare le spese di viaggio dei propri attivisti ed assicurargli anche una minima consumazione durante ciascun evento. A noi è sempre toccato fare da soli. Incroyable!!!

 Ebbene, prima di passare all’esperienza pratica vi lascio il sito del WWF Belgio (sul quale potete consultare con relativa facilità le pagine in francese e scoprire ad esempio che un eccezionale pianista napoletano, naturalizzato francese, il maestro Aldo Ciccolini, in questi giorni ha devoluto a favore del WWF parte dell’incasso del proprio concerto) ed un’ulteriore raccolta di fotografie realizzate da un volontario: vi assicuro che vale la pena dare un’occhiata perchè certi eventi sono davvero spettacolari.

http://www.photos.mauroy.eu/WWF/index.html

 www.wwf.be

 E cosi’, mentre voi sabato vi apprestavate a ripetere la magica serata di fantasia nel Bosco, io viaggiavo verso Namur per il mio primo impegno internazionale. Prima di tutto pero’ ho dovuto compilare il formulario per i candidati volontari sul sito web del WWF; solo dopo aver ricevuto conferma sono stato inserito tra gli attivisti ed ho potuto approvare la rispettiva nota di informazione. Un’organizzazione, come vi dicevo, molto scrupolosa che permette agli stessi volontari di attraversare il paese e di rendersi utili dove occorre. In compenso ho ricevuto un kit di rappresentanza personale con tanto di maglietta e quant’altro marcati dal Panda. Bruxelles-Namur è un’oretta di treno, per circa 70 Km, dove per meno di 30 Km nel tragitto Napoli-Caserta occorre quasi lo stesso tempo. L’occasione della nostra presenza: la festa della Vallonia francofona, una delle tre regioni che costituiscono il Belgio (assieme alla regione di Bruxelles-Capitale, ufficialmente bilingue, ed alle Fiandre neerlandesi); l’argomento trattato: la biocomplessità, attraverso una versione del gioco Jenga. Un po' come facciamo noi con lo spago, per spiegare l'importanza delle catene alimentari, ma le foto lo descriveranno sicuramente meglio di me, altrimenti... c’è sempre Wikipedia! Ecco.

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A Namur ho conosciuto Julien, un ragazzo di 23 anni che è già referente per il gruppo locale della sua città, poichè anche in Belgio sono presenti le sedi locali, ma diversamente da noi la struttura associativa resta sempre legata e dipendente da Bruxelles che conferisce autorizzazioni e materiali per ogni evento. L’indomani invece, mentre a Namur continuavano i festeggiamenti, io mi sono impegnato per la domenica “sans voiture” nel comune di Saint-Gilles, a Bruxelles. Tutti a piedi, per una delle manifestazioni di questo genere piu’ grandi in Europa e qui le cose le fanno per bene: attività stimolanti per i bambini e no insulse giostre, ma scacchi giganti, recite teatrali, giocattoli in legno e da tavolo. Addirittura, qui ci sono anche gli STADWATCHES “assistenti per la prevenzione e la sicurezza” che vegliano sugli stands allestiti: ne bastano due che regolarmente si danno il cambio svolgendo anche un altro importante lavoro di 'sensibilizzazione': con un banchetto affiancato al chiostro delle bibite, in cambio di una cauzione del valore di 1 €, distribuivano bicchieri di plastica per le bevande. Una volta svuotati, quest’ultimi venivano separati per il riciclaggio e l’euro tornava in tasca al proprietario. Il referente e coordinatore del comune è rimasto sempre a disposizione, sul posto, e le sedie, cosi’ come un tavolo e la corrente necessaria per i computer (con i quali abbiamo aiutato le persone a misurare l’impatto della loro impronta ecologica. Se volete provare anche voi, su internet, questo è il link: http://www.wwf.be/fr/?inc=page&pageid=312) ci sono stati garantiti senza alcun problema. Per la prima volta in mia presenza, tra l’altro, ho visto iscriversi i primi tre nuovi soci del WWF Belgio e per quanto mi riguarda è stata davvero un’esperienza valida e molto interessante, durante la quale ho potuto fare pratica per le prime volte con il francese e conoscere JeanBaptiste, Diego e Quentin che vedete nelle foto.

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Non contenti di quanto fatto finora – esattamente – io ed il giovane Quentin (alla sua prima esperienza con il WWF) siamo andati nella zona dei palazzi reali di Bruxelles, a Trône, per raggiungere le nostre nuove amiche, tra cui la stessa coordinatrice del WWF Stephanie. In un’ampia zona, ovvero la Place de Palais, si è tenuto contemporaneamente l’evento “Bruxelles champêtre”: tra miriadi di stands, ecco anche il nostro, mentre la gente tranquillamente sedeva a terra, sul prato, e si avvicinava con curiosità e disinvoltura agli animali da fattoria presenti per l’occasione come polli, anatre, capre, pecore o maiali… oltre ai cavalli. Qualcosa di davvero unico e tuttora lontano per la nostra portata.

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Ultima sfida, mi è toccato affrontare dei professori in maniera del tutto inaspettata. Contattato da Stephanie, ho avuto l'occasione di accompare la simpaticissima Annick all'EXPO "It is our Earth 2". Una mostra che si pone l'obiettivo di sensibilizzare i visitatori sull'impatto dei cambiamenti climatici in maniera coinvolgente ed interattiva. Sfida inaspettata, dicevo, perchè ci voleva del coraggio a mandare me (che prima d'ora ho avuto a che fare con il francese unicamente per tre anni alle elementari) dove invece servivano un francofono ed un neerlandofono per spiegare ai professori in visita tutto il materiale che metteva a loro disposizione il WWF, gratuitamente: i fascicoli pedagogici, il DVD, i progetti educativi sull'impronta ecologica e tutto il resto. Eppure, senza esagerare, me la sono cavata discretamente, mentre Annick - che è una delle responsabili dei programmi educativi del WWF Belgio - si occupava dei neerlandesi. Che giornata... e dire che all'inizio non avevo assolutamente chiaro quello che dovessi fare! Sono davvero contento di come sia andata. Eccovi qualche altra foto:

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Sorpresa finale... per tutti quello che lo adorano come me, provate a riconoscerlo:

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Ebbene si, è proprio lui: il mitico Kangoo internazionale (non importa che il nostro sia meno sofisticato)!!! ahah

Bon, c’est tout jusqu'à ce moment… e vi ho raccontato solo dei primi giorni. Nel frattempo attendo di continuare questa avventura e faccio tesoro di ogni cosa, di modo che possa rivelarsi utile anche per quando saro’ di ritorno. Lo scambio cultural-linguistico, per cosi’ dire, continua!

A presto, amici e se intanto volete vedere altre delle mie foto, tenete d'occhio il mio album a questo sito: http://s345.photobucket.com/albums/p396/eduardoquarta4/WWF%20Belgium/
Je ve souhaite tout le bonheur possible,

 

Eduardo Quarta
rue Rossini, 69 - 1070 Anderlecht

e-mail@: eduardoquarta4@hotmail.com
GSM: 0032 0471 183942 -

sabato 26 settembre 2009

Panda on the road to Copenhagen!

 

Rieccomi, amici,
e come al solito mi riduco all'ultimo momento per tornare a farmi sentire. Sono passati un altro paio di mesi qui e di cose ne ho fatte... l'Oasi e la Sezione mi mancano, ma bisogna cercare una soluzione. Ormai il caveau della sede del WWF Belgio l'ho esplorato alla grande e ci sono passato parecchie volte in questo periodo, per recuperare materiale o mettere in ordine gli scaffali dove giaciono innumerevoli pacchi di vecchie edizioni del 'Panda magazine'. E posso dire di aver calcato persino un po' delle rotaie belghe, tutto considerato, soprattutto nella regione francofona: in Vallonia, sono stato per tre giorni a Malmedy, nella provincia di Liegi, per partecipare ad un salone sull'Energia dove mi sono trovato a gestire da solo lo stand del WWF ed ho conosciuto i Dialogatori di Greenpeace con i quali ho condiviso un paio di viaggi in macchina fino all'Ostello della Gioventù nel quale abbiamo soggiornato, andata e ritorno; una settimana a Namur dove, in compagnia della responsabile per l'Educazione del WWF Belgio, Annick, abbiamo offerto gratuitamente agli insegnanti un sussidiario padagogico finanziato dal Ministero dell'Ambiente, "Il Clima siamo Noi"; nelle Fiandre invece sono passato giusto un paio di volte. Ad Hasselt, nella provicina di Limburgo, sono andato con la coordinatrice dei volontari, Stephanie, per recuperare all'Università il nostro stand; la seconda volta, molto più divertente, è stata quando il 25 novembre sono andato a Gand assieme a Bertrad e Roel, rispettivamente un volontario/dialogatore ed un stagista del WWF. Formando una squadra internazionale d'eccellenza (un italiano, un belga ed un neerlandese), abbiamo raggiunto uno stabilimento di Greenpeace utilizzato proprio per la preprazione di grandi eventi. In questo spazio ci attendevano le sagome di legno da dipingere di turchese per la "Climate Coalition", ovvero l'insieme di tutte le organizzazioni del Belgio che il 5 dicembre avrebbero dato vita ad una manifestazione per sensibilizzare i politici in vista del vertice di Copenhagen. Difatti non vi ho chiarito che dal 19 di ottobre stavo seguendo tutte le riunioni organizzate della "Coalizione per il Clima" che si sono svolto a Bruxelles nella sede di Greenpeace, dalle parti della Gare du Nord.

Tuttavia della Climate Coalition voglio parlarvi meglio in seguito... qui l'attività in campo, con gli stands, è dominante. Un altro appuntamento interessante è stato quello allo stabilimento del Servizio Pubblico Federale delle Finanze, sempre a Bruxelles; qui, insieme a Stephanie ed altre volontarie, Dagmar ed Eveline, abbiamo montato le nostre tende ed abbiamo anche avuto a disposizione dei pc per il calcolo dell'impronta ecologica. L'obiettivo era quello di avvicinare i dipendenti statali alle problematiche ambientali e posso dire, tutto sommatto, che il bilancio finale sia stato positivo. Verso la fine di novembre, tra l'altro ancora a Bruxelles, sono stato presente al salone per gli Studi & le Professioni
con le volontarie Eren e Dominique; abbiamo incontrato giovani, studenti ed insegnanti, ed a tutti abbiamo offerto spiegazioni ed informazioni sull'attività del WWF. Io ne ho approfittato per prendere anche un catalogo della facoltà di Scienze et Politiche dell'università ULB, e qualche altro opuscolo, ma devo ancora leggerlo per bene... lo ammetto. L'ho giusto sfogliato... il tempo di capire come funzioni. Altra cosa che ho fatto, per il WWF, è stata un piccolo lavoretto in ufficio e poi a casa: la codificazioni di circa mille indirizzi di posta elettronica, di semplici cittadini che ce lo hanno lasciato o dei rappresentanti politici del Belgio, di cui mi sono sbrogliato nel giro di una giornata. Eh, resto sempre io il super volontario.

Torniamo invece alla "Climate Coalition", perchè è stata davvero una gran soddisfazione. Dopo anche un mirato volantinaggio, nei giorni scorsi, e promozione nei vari eventi e addirittura nelle stazioni (la compagnia che gestisce le Ferrovie ha accordato anche un prezzo speciale sui biglietti per l'occasione: piccola grande vittoria) il 5 dicembre in marcia con noi le persone erano a migliaia. La mattina abbiamo decorato il percorso di turchese, con le sagome di protestanti colorate a Gand, e poi abbiamo montato anche lo stand. Ecco, lo stand... io ed Emmanuel, il volontario che era con me, per far la guardia allo stand ci siamo persi la marcia vera e propria, ma in compenso abbiamo raccolto 450 euro!!! 55 volontari del WWF presenti e possiamo ben dire di aver pacificamente accerchiato l'edificio della Comunità Europea per dimostargli la nostra presenza. Nello stesso giorno, difatti, il treno per il clima "Climate Express" partiva da Bruxelles per Copenhagen portando con sè tutti i delegati internazionali e tra cui, il direttore generale del WWF Internazionale James Leape ed i due Sherpa del WWF Nepal, testimoni per quanto riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici sull'Himalaya. Io pero', come al solito, poichè impegnato in un'altra mansione e accogliendo i passeggeri alla salita nelle carrozze, James e gli Sherpa li ho visti solo a distanza... ma lo visti, e questo mi basta. Per il panda!

In ultimo, ai delegati internazionali vi dico che sono state consegnate delle borse contenenti vari oggetti (un dvd, delle brochures, una penna USB, una cartolina, ecc...); secondo voi chi le ha 'confezionate' quelle borse? Ebbene si, c'ero sempre io di mezzo. Il giorno prima, ovvero il venerdi 4 di dicembre, in nome del WWF EPO (
European Policy Office) io ed Eren (un'altra eroina, dico io, che per 12anni è stata dialogatrice del WWF dopo essere arrivata dalla Turchia e che ora si dedica pienamente al volontariato dando una mano anche nell'organizzazione) siamo stati inviati da Stephanie presso la sede dell'UNEP (United Nations Environment Programme) per dare il nostro contributo. Con un inglese alquanto storpiato mi sono fatto valere perfino in questa occasione... che alla fine si è risolta tanto in fretta, a dire il vero, che non sono riuscito neppure a fare una foto ai lavori in corso. Be', in compenso posso dire di aver collaborato anche con un organo dell'ONU. Happiness!

E per finire, qui vi lascio un po' di siti internet ed immagini interessanti, ma purtroppo non sono ancora riuscito a caricare le mie di foto... meglio che mi vesta adesso. Il treno per Copenhagen mi parte tra poco e tra un'ora devo essere alla Gare du Midi (che fortunatamente dista appena un centinaio di metri da casa mia)... ah, perchè non ve l'ho detto vero che andro' anch'io a Copenhagen?

http://www.wwf.be/fr/?inc=mediacat&mediacatid=164
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=4721
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=22221&content=1
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=22610&content=1


A quanto pare, la delegazione del WWF Belgio che quest'oggi partirà da Bruxelles, destinazione Copenhagen, avrà un intruso tra le sue fila: proprio me!
A suo tempo ho presentato anch'io la mia lettere di motivazione e sono stato scelto: 21 volontari, 8 dialogatori e 13 dipendenti del WWF Belgio. Ci siamo, si parte!

Ecco il nostro piano:

Sabato 12 dicembre

- arrivo alle 2 della notte, dopo circa 14 ore di viaggio e cambio treno al confine tra Germania e Danimarca
- 12h: pronti a partire
- 13h: inizio della manifestazione "Planet First - People First' al centro di Copenhagen, fino al Bella Center (stabilimento del vertice)

Domenica 13 dicembre

- mattinata libera
- 16h: partenza e rientro previsto per la giornata di lunedi

Giusto una sortita, in effetti. Attacco e fuga, ma sicuramente memorabile. Spero che vada tutto bene e che riesca fare parecchie foto anche della 'mega-lettera' fattami arrivare da Caserta per i bambini delle scuole che hanno partecipato ad Earth Hour. Lello e Renato, infatti, appena hanno saputo delle mie avventure hanno colto l'occasione per rendermi una sorta di ambasciatore internazionale del Panda. E non potevo chiedere di meglio: pettorine e bandiere del WWF Caserta sventoleranno anche a Copenhagen, promesso!

Se tutto andrà per il meglio dovremmo riuscire anche a tenere una breve intervista radiofonica, sabato 12 dicembre, tra le ore 10 e le ore 12. Radio Primarete mi chiamerà sul cellulare per un racconto in diretta di quanto accade. Potete seguire la diretta streaming, via web, su: http://www.radioprimarete.it/


Ora vi lascio davvero... ci sentiamo presto!

EDUARDO


P.S.: dato che dormiremo in una grande struttura sportiva o spazio abbastanza ampio da accoglierci tutti, è stato indispensabile fornirsi un sacco a pelo. Indovinate un po'? E' quello che mi regalaste voi per i miei 18 che mi sono fatto spedire dall'Italia, assieme allo zaino Quechua che ormai mi segue un po' ovunque.
Grazie ancora!
 

www.earthhour.org

It's time to show where you stand.
VOTE EARTH!

 

 

Nota bene : Questo è il primo resoconto del nostro giornalista in erba Edo... il suo primo viaggio lontano da Caserta ma sempre alla ricerca del Panda. Si tratta della sua prima visita alla sede del WWF Italia a Roma il 29 luglio 2009, all'indomani della sua promozione all'esame di Stato....
 

Carissimi amici miei,
forse sapete che 'romèo' era il nome che nel medioevo si dava al pellegrino diretto a Roma; oggi, invece, c'è qualche individuo come il sottoscritto che, appena si presenta l'occasione (vedi ad esempio far da facchino alla nonna prossima alla villeggiatura estiva), ne approfitta per congedarsi dalla stazione Termini e partire alla volta della sua meta. E non il caldo, non la ressa negli autobus possono fermarlo, se egli è un 'wweffino' come Panda comanda che cerca di raggiungere via Po, e per la precisione il numero civico 25/c, dov'è la sede del WWF Italia. Mi basta una telefonata a Franco, che mi raccomanda i suoi saluti, e sono dentro!

Esatto. Un viaggio che lunedì mattina mi è capitato un pò per caso, un pò per scambio, ma di cui voglio condividere la semplicità di un piacevole ricordo con quegli attivisti e quei volontari che probabilmente non hanno ancora avuto modo di visitare molte Sezioni della nostra Fondazione. Inutile dirvi che soddisfazione ho provato quando sono arrivato fuori l'ingresso, con l'immagine del Panda che mi accoglieva già dalla cassetta postale davanti quel bel palazzo; dopodiché sono stato ancor più felice, quando ho ricordato di avere con me la mia macchina fotografica, assieme al giubbetto che ogni giorno costituisce il mio equipaggiamento durante i lavori al bosco di San Silvestro, a Caserta. Ho cominciato allora a scattare qualche foto ed ecco i primi risultati:


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Passata la soglia, entro nell'atrio e presso l'accettazione, dov'è anche il centralino, vedo per la prima volta tanti oggetti che finora avevo solo visto sui cataloghi del WWF: uno per tutti, il mitico orologio che ad ogni ora riproduce il verso di un uccello differente e che io ricordo esistere da non so quanto. Per non parlare dei peluches o della bicicletta elettrica prodotta da un'azienda che supporta la nostra associazione. Nel frattempo, mentre si cercava una guida da affiancarmi, io ho scattato altre foto e ho raccolto un pò di materiale informativo.

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Ecco anche un paio di vignette realizzate da un noto disegnatore per sensibilizzare lo staff ed i visitatori sul risparmio energetico, oltre che il gemello di un amico comune:

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Dato che c'era da attendere, ho distolto momentamente la mia curiosità dai piani superiori e mi sono incamminato verso l'interrato, dove è situata la biblioteca del WWF "Pier Lorenzo Florio" e dove ho incontrato le gentilissime referenti per i Servizi, Antonella e Carla. Quest'ultima mi ha mostrato le varie sale dove è possibile tenere riunioni o semplicemente dedicarsi allo studio, avvelendosi di un interessante catalogo di circa 5000 volumi che ho già cercato sul sito internet delle Biblioteche di Roma. Loro due mi hanno riempito le borse di testi e pubblicazioni varie, nonché adesivi e brossure che ormai sono già all'Oasi, al sicuro e a disposizione dei prossimi visitatori. Ecco uno scorcio sull'ingresso della biblioteca, dov'è possibile vedere anche la sala conferenze, in uso:

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Lasciate Carla e Antonella, ho risalito le scale fino all'ingresso e qui ho trovato ad attendermi Settimio, un altro dipendente degli uffici amministrativi del WWF che, molto cortesemente (dopo avermi accordato un tesserino da visitatore per accedere ai piani alti) mi ha fatto da cicerone attraverso i quattro livelli dell'edificio: ho potuto così vedere il reparto legale, la segreteria, i referenti per le pubbliche relazioni con i media e con le imprese, persino il dislocamento del WWF Internazionale che si occupa del Programma Mediterraneo e tanto altro. Indubbiamente però, quel che mi ha fatto più piacere è stato intravedere Gianfranco Bologna, il nostro direttore scientifico, e poi Fulco Pratesi con il neo-presidente Stefano Leoni impegnati a concordare i loro prossimi appuntamenti. A questi ultimi sono riuscito a strappare giusto un attimo, per salutarli, prima di proseguire oltre. Purtroppo il tempo scorre inesorabilmente e così, alla fine, Settimio mi ha anche accompagnato alla prima fermata utile dell'autobus, in maniera che potessi rientrare in tempo alla stazione per prendere il treno. Frattanto ci siamo fatti una bella chiacchierata, eppure, lui ed i suoi collaboratori, non mi hanno lasciato andare via a mani vuote (ammesso che lo fossero, con quel che avevano già da reggere...) e dunque hanno voluto condividere con me addirittura il loro pranzo, preparandomi seduta stante un panino con tonno e pomodoro, una bottiglia d'acqua ed una pera. Gesto apprezzatissimo, in tutti i sensi!

Quando in conclusione sono sul treno diretto a Caserta, ecco il mio 'bottino' a fine giornata. Non mi resta che godermi il ritorno...

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E' stata una visita davvero emozionante, considerato che nel WWF io ritrovo tutti i miei ideali più importanti... ed anche questa volta è stato così.
Spero che per voi sia sempre lo stesso. A presto.


 

Eduardo