Il Mattino

27/12/2009

   
 
 
 
 

Sergio Beneduce. L’annuncio della bonifica della discarica de Lo Uttaro, fatto qualche giorno fa dall’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini, è stato accolto con favore dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste casertane. Naturalmente, però, ci sarà massima attenzione nel verificare che tempi e modalità d’intervento elencati da Ganapini vengano rispettati. Concetto, questo, ribadito dal presidente del Wwf Caserta, Raffaele Lauria: «La considerazione di Ganapini, che ha indicato Lo Uttaro come prima discarica da bonificare in Campania, dimostra quanto sia stata dissennata la scelta di dar vita nel passato a tale sito in un luogo che si trova in una conurbazione di circa 200mila abitanti, tra i comuni di Caserta, San Nicola La Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni. Accogliamo con favore le dichiarazioni di Ganapini - ha aggiunto Lauria - anche se come Wwf, al fianco delle altre associazioni che lottano per la tutela dell’ambiente e del territorio, non abbasseremo mai la guardia, vigilando affinché i provvedimenti annunciati dalla Regione vengano poi messi in pratica. In ogni caso, si tratta di una buona notizia e mi auguro che la Regione manterrà l’impegno. Essendo un ambientalista ho il dovere dell’ottimismo». Già qualche giorno fa era stato lo stesso sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, a chiedere il rispetto di un preciso cronoprogramma che impegni la Regione a intervenire nelle operazioni di bonifica e messa in sicurezza del sito, di concerto con il Comune di Caserta. Della necessità di tempi certi parla anche Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente, secondo il quale «va anche ripensata la programmazione del territorio e definita chiaramente la mappa degli impianti: perché - aggiunge Pepe - senza impianti e senza regole precise e chiare sulla gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, più facilmente si inseriscono pratiche illegali e azioni della criminalità». Qualche perplessità su una completa bonifica del sito de Lo Uttaro emerge dall’analisi del presidente cittadino del circolo Legambiente di Caserta, Leopoldo Coleti: «Non metto in dubbio la buona fede di Ganapini. Tuttavia - ha aggiunto Coleti - non so fino a che punto sia possibile recuperare totalmente una zona inquinata come quella. Sono molto felice del fatto che si intervenga sulla discarica e sul vicino ”panettone”. Sono convinto, però, che l’area non sarà bonificata al cento per cento». Coleti, poi, critica le modalità con cui avviene lo smaltimento dei rifiuti: «Purtroppo siamo in un sistema in cui prima si sporca e poi si pulisce, favorendo chi è interessato a tutto ciò. Sarebbe molto più semplice - ha proseguito - non sporcare affatto, non usare discariche e mettere in pratica una raccolta differenziata seria, a partire dall’umido, che è il vero problema. Le priorità sono attivare il sito di compostaggio di San Tammaro e ripristinare il Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Solo così si inverte una tendenza che altrimenti continuerà a produrre problemi».