L'attenzione
per il territorio e la conservazione dei valori ambientali e naturalistici sono
le attività che maggiormente caratterizzano il WWF .
Ogni anno le sezioni del WWF Italia organizzano una serie di manifestazioni che
coinvolgono i cittadini , permettendogli di conoscere meglio il territorio dove
vivono , le sue bellezze ma anche tutto il lavoro da svolgere per tramandarlo
alle future generazioni .
Ecco il resoconto delle attività del 2000 .
SUCCESSO DELLA FESTA DELLA OASI ( indice)
Presso il Bosco di San Silvestro anche quest’anno si è celebrata la Festa delle Oasi il giorno 19 marzo 2000 .
Un vero successo per tutti gli attivisti e gli obiettori di coscienza che , con il loro quotidiano e silenzioso lavoro , hanno permesso a circa 4000 cittadini di trascorrere alcune ore immersi nel verde delle lecceta borbonica a pochi chilometri dal congestionato centro di Caserta.
(aereofotografia del casino di S.Silvestro)
Nella mattinata , nonostante la tramontana tagliente , molte famiglie hanno passeggiato nel Bosco guidati dai nostri volontari che illustravano i delicati meccanismi naturali che regolano la vita di piante ed animali .
Giunti al Centro Visite presso la Casina borbonica , i nostri ospiti sono stati accolti dalla delicata musica andina e dal dolcissimo miele prodotto dalla nostre " amiche " api .
Intorno alle 12.00 , presenti numerose Autorità , sono stati liberate due poiane ed un gheppio , curati nei mesi precedenti presso il C.R.A.S. di San Silvestro .
La mattinata si è conclusa presentando il progetto finanziato dall’Amministrazione Provinciale di Caserta che prevede la ristrutturazione della Casina borbonica finalizzata tra l’altro ad ospitare un gruppo di giovani che seguiranno un corso di "ECOGIARDINAGGIO" ; docente sarà Franco Tassi , Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo .
SPONSOR delle FESTA delle OASI 2000 |
|
(Ass.Mediterranea Agricoltura Biologica) |
Alle 15.00 sono giunti i visitatori pomeridiani per godere del Bosco di Sa Silvestro colorato del rosso del tramonto .
Il freddo si era fatto alquanto
pungente , nonostante tutto si vedevano ancora bimbi piccoli scorrazzare tra le
piante , godendo finalmente della " NATURA " .
Alle 17.00 , al calare delle tenebre , è stata liberata una civetta ed un
moscardino , tra gli applausi degli ancora numerosi visitatori che , dopo aver
assaggiato i crostini al miele , si sono avviati verso l’uscita .Alle 18.00 il
Bosco aveva riconquistato il suo silenzio . Piante ed animali ritornavano a
vivere la loro quotidianità ,solo apparentemente sempre uguale .
Intanto si tiravano le somme :
Circa 4.000 visitatori
Oltre 200 casertani avevano deciso di contribuire attivamente al WWF iscrivendosi all’Associazione ed al contempo portando a casa il sacchetto di prodotti biologici
( iscrizione + sacchetto a Lit.
30.000) .
La promozione è continuata anche domenica 26 marzo
presso i banchetti a Piazza Vanvitelli .
I prodotti biologici sono comunque disponibili
presso la Sezione WWF di Caserta
Un altro appuntamento ormai tradizionale è l'Operazione Beniamino : la raccolta fondi viene finalizzata quest'anno allo studio e alla salvaguardia dei " patriarchi verdi " , i grandi alberi che sono testimonianza vivente della nostra storia , patrimonio di tutti .
OPERAZIONE BENIAMINO 2000 Tornano i Guardiani della Foresta ( indice)
Tutti in piazza con il WWF sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre per la Festa dei Grandi Alberi, gli "anziani" della Natura, simbolo dei boschi maturi e delle foreste primarie, ambienti preziosi ormai divenuti rari in Italia e in Europa. Olivi, querce, pini e castagni, sono purtroppo infatti ancora in pericolo. I "Patriarchi" delle foreste, alberi maestosi, centenari e in alcuni casi millenari, questi testimoni silenziosi di secoli di storia continuano oggi ad essere minacciati, come molti dei boschi italiani che li ospitano, non solo da incendi, frane e tagli abusivi, ma anche da speculazioni edilizie, leggi non applicate o inesistenti.
Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre in 1200 piazze italiane saranno presenti i banchetti del WWF, dove, a tutti coloro che vorranno sostenere la campagna per la tutela dei Grandi alberi, con un piccolo contributo verrà offerto un Ficus Benjamina. Chi deciderà di diventare socio del WWF in questa occasione riceverà la maglietta disegnata da Piero Pelù in esclusiva per questo grande avvenimento.
Il WWF scende in piazza in difesa degli "anziani" della natura, i GRANDI ALBERI, simbolo dei boschi maturi e delle foreste, alberi maestosi, centenari e perfino millenari, come olivi, querce, pini, e castagni, testimoni silenziosi di secoli di storia, sono purtroppo costantemente in pericolo, minacciati, come molti boschi italiani che li ospitano, da incendi (*), frane, tagli abusivi, speculazioni edilizie, leggi non applicate o inesistenti.
(*) |
n.incendi '99 |
Sup. bruciata 99 |
n.incendi 2000 |
Sup.bruciata 2000 (ha) |
Italia |
6.111 |
66.995 |
10.927 |
103.915 |
Campania |
279 |
1.491 |
1.719 |
10.909 |
Sono circa 2000 i Grandi Alberi di maggiore interesse censiti finora, di cui 150 di particolare valore storico e monumentale; ancora non si ha un inventario aggiornato ed esaustivo, e proprio quello di avere una mappa completa dei Patriarchi da salvare è uno degli obiettivi del WWF. L'associazione vuole inoltre proteggere, valorizzare e far conoscere gli alberi monumentali in pericolo e tutelare i boschi maturi dei quali questi testimoni del passato fanno parte. Il primo passo che il WWF compirà sarà la richiesta di decreti ministeriali che li dichiareranno "Monumenti Nazionali". Inoltre partendo dal censimento del Corpo Forestale dello Stato e verificando e aggiornando i dati delle Regioni e degli Enti Locali, laddove questi esistono, saranno scelti Grandi Alberi e boschi maturi da salvaguardare, con particolare attenzione.
Nella provincia di Caserta gli alberi monumentali attualmente censiti sono i seguenti:
comune |
località |
Genere specie |
Circ.mt |
Alt.mt |
Nome comune. |
Caserta |
Oasi WWF |
Quercus pubescens |
3.05 |
13 |
Roverella – La grande quercia di San Silvestro |
Caserta |
Reggia - giardino inglese |
Cupressus sempevrens L. |
5 |
23 |
Cipresso |
Caserta |
Reggia |
Araucaria cookii R.Br. |
4 |
30 |
Araucaria della Nuova Caledonia |
Caserta |
Reggia |
Camellia japonica L. |
5 |
Camelia |
|
Caserta |
Reggia |
Magnolia grandiflora L. |
3.02 |
16 |
Magnolia |
Caserta |
Reggia-giardino inglese |
Cedrus libani Barr. |
5.05 |
25 |
Cedro del Libano |
Caserta |
Tuoro -Vigna Brigida |
Carya olivaeformis Nutt. |
4 |
20 |
Noce Pecan |
Caserta |
San Leucio - p.zza Seta |
Platanus acerifolia |
6 |
20 |
Platano |
Caserta |
Reggia |
Taxus baccata L. |
2.07 |
15 |
Tasso |
San Gregorio Matese |
Tenuta Matese |
Fagus sylvatica L. |
5 |
30 |
Faggio |
I volontari del WWF saranno presenti in 1200 piazze, di queste, 12 nella nostra provincia.
L'appuntamento è in Piazza Vanvitelli, Piazza Sant'Agostino, Viale Kennedy - c/o la Parrocchia N.S. di Lourdes a Caserta; Piazza Municipio ad Aversa; Piazza San Michele a Casagiove; e nelle piazze principali di Tora e Piccilli,Falciano del Massico, Casal di Principe e San Cipriano D'Aversa. La sezione WWF d'Aversa assicurerà la sua presenza anche nei comuni di Villaricca(NA) e Sant'Antimo (NA).A questi si aggiungerà un panda camper che circolando all'interno del capoluogo di provincia, funzionerà come stazione mobile. Ai panda points sarà offerto un Ficus benjamin a tutti coloro che vorranno sostenere la campagna per la tutela dei Grandi Alberi.
Il WWF chiede inoltre la collaborazione di tutti per realizzare una banca dati: per segnalare gli esemplari da proteggere, curare, guarire basta andare sul sito www.wwf.it, dove si potrà trovare una pagina dedicata interamente ai Grandi Alberi oppure contattare direttamente le sezioni di Caserta o d'Aversa. Ai banchetti, inoltre, si avrà la possibilità di firmare una petizione per la tutela dei boschi.
SUCCESSO DELL’OPERAZIONE BENIAMINO 2000
( indice)La Festa dei Grandi Alberi ha segnato una grande vittoria per tutti coloro che amano le piante e che credono che il miglioramento della qualità della nostra vita passi anche attraverso la salvaguardia dei patriarchi " verdi " .
Sabaro 30 settembre e Domenica 1 ottobre sono stati venduti 150 piante di Ficus ad altrettanto sensibili cittadini casertano che , nonostante il tempo inclemente , hanno visitato i banchetti allestiti nelle piazze e nelle strade di Caserta e Provincia .
Grazie al Ficus sono stati arruolati tanti " Guardiani della Foresta " : abbiamo fiducia che essi saranno tali anche nel loro comportamento quotidiano verso la Natura .
Non solo i cittadini hanno voluto dare il loro contributo : la nota Società di acque minerali "Lete" ha acquistato ben 100 alberelli .
Ricordiamo che è possibile segnalare sia al WWF nazionale che alle sezioni locali la presenza di alberi che si ritiene siano particolarmente anziani o che abbiano da " raccontare " una storia interessante .
La segnalazione può avvenire con qualsiasi mezzo , anche informatico , e può essere corredata da foto o disegni .
Grazie da parte degli alberi a tutti i " Guardiani della Foreste " : da oggi le piante italiane saranno più sicure del loro futuro .
I volontari della sezione di Caserta dedicano una Domenica a
Su segnalazione di Stefano , un attivista locale , un gruppo di volontari del WWF di Caserta , guidati da Lello Lauria , responsabile della Sezione , e da Giulio di Giacomantonio , responsabile del CRAS dell’Oasi di San Silvestro , hanno trascorso la mattina di Domenica 8 ottobre 2000 a ripulire parte del greto di un torrente ai piedi del monte Virgo .
Nel ruscelletto , ancora secco in questo inizio di autunno , è stato ritrovato di tutto : una carriola, un fusto di metallo , numerose bottiglie e buste di plastica , travi di ferro , lastre di vetro , blocchi di cemento , guaine di cavi elettrici , tanto per citare gli oggetti più strani .
La zona è alquanto impervia per chi proviene da Castelmorrone , ma facilmente raggiungibile giungendo da Caserta vecchia , grazie ad un sentiero percorribile con un trattore .
E sembra che uno dei passatempi preferiti sia appunto scaricare immondizia nei pressi di questo e di altri piccoli corsi d’acqua della zona .
Ad una prima ricognizione , l’area sembra ancora in buono stato di salute , nonostante le tracce di recenti incendi estivi , che per fortuna hanno interessato zone arbustive e a prato , arrecando scarsi danni.
La flora arborea è costituita da maestosi castagni in produzione ( i ricci sono numerosi ) e grandi farnie dalla numerose ghiande . Piccoli ma fittissimi arbusti di biancospino e di rosa canina ornano i crinali , mostrando in questo periodo i loro rossi frutti . Immaginiamo che in primavera tutta la collina si ammanterà di candidi cespugli , e sarà davvero un magnifico spettacolo .
Nascosta fra le rocce , abbiamo trovato , grazie alle indicazioni del nostro amico Stefano , un delizioso laghetto che ha come immissario un piccolo corso d’acqua ancora quasi secco ma alimentato da una sorgente sul monte Virgo .
I torrenti della zona hanno l’importante funzione di convogliare le acqua piovane che il bosco non trattiene verso la valle . Si tratta di sistemi idraulici naturali che , se mantenuti puliti e funzionanti , da soli riescono a mantenere sana e salda la montagna , evitando i disastri che questa estate ha visto protagonista il nostro Sud Italia .
La pulizia che i volontari hanno effettuato non serve solo a ripristinare luoghi incantevoli ed ancora incantati , ove vive il granchio d’acqua dolce , la salamandra e il tritone . Non serve neppure a soddisfare il desiderio dei nostri volontari di " fare qualcosa " e non solo di " stare a guardare " .
Serve anche a dimostrare che una sana gestione del territorio , ed in particolare dei monti e delle colline , costituisce il prerequisito fondamentale per evitare disastri ( leggi Soverato , ecc.) e dall’altra per utilizzare l’ambiente anche dal punto di vista economico .
La zona da noi visitata infatti ha caratteristiche naturali per essere il nucleo centrale di una possibile Oasi di protezione , magari gestita direttamente da giovani locali , sotto la guida del WWF .
Facciamo appello alle istituzioni locali perché sappiano salvaguardare i loro tesori , e siano da reale indirizzo per uno sviluppo economico compatibile e non di rapina .
I volontari a lavoro per la pulizia del greto del torrente : c'era di tutto !!!
Un attimo di riposo !
Copertoni , lamiere , una vecchia carriola, plastica , attrezzi agricoli dismessi , blocchi di cemento , bidoni di olio esausto ... la nostra raccolta ...
Per fortuna la zona mostra anche aspetti piacevoli e di
grande interesse natualistico , come questa farnia
( Quercus robur ) centenaria .
LE CAVE : profilo di una provincia " addentata " ( indice)
Il Mattino - 26.10.2001
OSSERVAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI
AMBIENTALISTE CASERTANE SUL NUOVO PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE
PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE
AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA.
Leggi i documenti redatti dalla Associazioni ....
Documento congiunto delle Associazioni ambientaliste di Caserta
CAVE : una storia infinita ???
Dopo gli eventi del novembre-dicembre 2004 ( arresto dei " cavaioli " storici e chiusura di alcune cave ) il WWF ha ritenuto di portare all'attenzione della cittadinanza, grazie alla collaborazione della carta stampata , delle radio e delle televisioni , un dossier sull'attività della sezione di Caserta relativa al pluridecennale problema della cave .
In queste pagine sono riportate alcune parti del documento .
Oggetto: Cave - Amare Considerazioni
Insieme alla documentazione allegata, anche se necessariamente sintetica, che testimonia la lotta costante contro le cave condotta dalla Sezione WWF di Caserta durante tutti i suoi 21 anni di vita , desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione alcune nostre brevi ma sentite considerazioni.
Venire a conoscenza dell’operazione della Procura di Santa Maria C.V con la collaborazione della Guardia di Finanza, che ha condotto al sequestro preventivo di sette impianti adibiti all’attività estrattiva, non poteva non suscitare scalpore. Tanti hanno detto, o pensato , “finalmente”.
All’interno del WWF , però, l’immediata soddisfazione è stata sostituita da un grande senso di amarezza. Nel 1983 il ns. amico Pretore di Roma, Gianfranco Amendola, Consigliere Nazionale del WWF, nella sua relazione ( tenuta a Caserta) “nel nome del popolo inquinato” dichiarò che “la via legale amministrativa doveva essere l’estrema ratio delle battaglie ambientali: la giustizia inesorabile, a volte, può arrivare in ritardo, a scempio avvenuto”.
Per questo motivo pur plaudendo la ns. Magistratura, che ha compiuto un lavoro a dir poco eccezionale, nessun processo potrà mai restituire le ns. colline allo stato originario, nessuna condanna potrà ristabilire le falde freatiche pericolosamente compromesse e nessuna sanzione amministrativa o penale potrà mai ripristinare il microclima che caratterizzava positivamente il nostro territorio.
Eppure per fermare uno scempio ambientale, tanto evidente quanto raccapricciante, è stato necessario l’intervento della Magistratura che ha dovuto utilizzare lo strumento del reato amministrativo per bloccare un delitto che era davanti agli occhi di tutti e al quale, ammettiamolo, ci stavano mestamente abituando.
Quasi nessun politico , se non in campagna elettorale, ha mai esercitato il suo potere o la sua volontà per chiarire il groviglio di normative che alla fine hanno portato alla distruzione selvaggia e indisturbata di intere colline; ora si assiste all’ignobile sarabanda dello scaricabarile.
Nonostante quanto le nostre colline hanno già subito, il futuro ci fa ulteriormente preoccupare.
Il PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive) recentemente pubblicato dalla Regione Campania, prevede in zone identificate dall’Università Federico II, un’estrazione mineraria, è vero con nuove normative di controllo, ma in ogni caso, volumetricamente, commensurabile al prelievo effettuato durante la massima espansione urbanistica e demografica e quindi antistorica e improponibile. Non sono bastate le osservazioni, anche veementi di tutte le associazioni ambientaliste per far valere il concetto che la ns. provincia ha già pagato un prezzo fin troppo grande e che quindi bisognava prima pensare a rimarginare le ferite inferte alle nostre colline, piuttosto che programmare a generarne altre anche in zone di grande pregio naturalistico. Ancora una volta ci hanno chiamato “cassandra”, ancora una volta speriamo di sbagliarci e non dover essere costretti ad affermare così come è successo per rifiuti urbani e tossici, smog, acqua e cave: l’avevamo detto !
A conclusione di questo nostro sfogo , ci auguriamo fortemente che la lodevole iniziativa, intrapresa della Magistratura, rappresenti l’inizio irreversibile di una inversione di tendenza che pone l’ambiente al primo posto nella scala dei valori ricordando un motto tanto caro a noi del WWF: “Non abbiamo ereditato la Terra dalle generazioni passate, ma preso in prestito per quelle future”
WWF SEZIONE DI CASERTA OASI DI SAN SILVESTRO
SINTESI DEGLI INTERVENTI DEL WWF CASERTA SUL PROBLEMA CAVE DELLA NOSTRA PROVINCIA
Allegati :
1984
S.O.S. Territorio
Italia: un Paese che divora se stesso
I fatti:
Dai calcoli del CENSIS, coi dati ISTAT, risulta quanto segue:
Il suolo agricolo utilizzabile nell’ultimo decennio è diminuito del 9.4%, perché distrutto dall’avanzare dell’urbanizzazione o perché abbandonato.
L’espansione delle città e l’abbandono hanno divorato la campagna al ritmo di 130-150.000 ettari all’anno. In sintesi, dal 1970 al 1981 i terreni perduti sono passati dal 12,5 al 20,6% del totale.
Nell’ultimo ventennio circa un decimo dell’Italia (3 milioni di ettari) è andato distrutto; l’Italia dunque è un Paese a termine destinato ad essere tutto consumato e finito nelle prossime tre o quattro generazioni. Questa prospettiva suicida è il risultato di quella distorsione mentale che il CENSIS chiama “rimozione del territorio”. Con incoscienza abbiamo ritenuto il territorio come un vuoto da riempire, una cosa di nessuno, un oggetto di baratto e una fonte di lucro, considerandolo praticamente tutto edificabile. E intanto il “deserto abitato” avanza nel disordine totale, rendendo sempre più irriconoscibile il nostro Paese.
Negli ultimi dieci anni la popolazione italiana è aumentata di due milioni di abitanti e nel contempo sono state costruite 22 milioni di stanze, in buona parte seconde, terze e quarte case. Oggi, per 56 milioni di abitanti, vi sono più di 80 milioni di stanze.
La prospettiva è dunque catastrofica: il “giardino d’Europa” rischia di essere tutto consumato in poco più di un secolo a meno che mentalità, cultura e politica non cambiano radicalmente, tenendo presente che “non abbiamo ereditato la Terra dalle generazioni passate ma presa in prestito per quelle future”.
Che fare?
Far nascere la consapevolezza che non è vero sviluppo per l’uomo l’avanzare disordinato e caotico senza una seria e attenta programmazione dell’uso delle risorse, non illimitate, che sono a nostra disposizione.
Promuovere, incoraggiare tutte quelle iniziative, quei comportamenti tesi a fare in modo che anche nel mondo politico si crei la coscienza che gli attuali modelli di sviluppo non corrispondono affatto ai nostri reali bisogni.
Aria e acqua pura, cibo sufficiente, abitazione e spazio, ambiente salubre, attività significative, pace e libertà rappresentano le nostre effettive esigenze.
No al nucleare, sì alle energie rinnovabili e ad un uso razionale di quelle convenzionali.
No all’uso eccessivo e indiscriminato dell’auto, sì al trasporto pubblico e su rotaia.
No all’imprenditoria selvaggia e devastante, sì ad un controllo pubblico severo ed efficiente capace di difendere il territorio dalla logica del profitto a tutti i costi.
Non quindi cieca opposizione al progresso bensì opposizione al progresso cieco.
Consapevoli che sviluppo economico e salvaguardia ambientale non sono in antitesi, riteniamo che la conservazione delle risorse naturali è condizione essenziale per rispondere alle pressanti richieste di posti di lavoro. Ogni attività lavorativa che non sia coerente con la politica dl territorio è destinata ad un totale fallimento.
Perciò lanciamo un appello alla popolazione affinché, col suo contributo determinante, possa condurre verso esiti positivi le battaglie ambientali che ci attendono nel prossimo futuro.
L’ambiente naturale è un bene comune e, come tale, tutti abbiamo il dovere di difenderlo e salvaguardarlo.
WWF SEZIONE DI CASERTA
Al Sig. Sindaco del Comune di
.........................................
I1 sottoscritto PAOLELLA FRANCESCO, responsabile provinciale del WWF-Italia/sezione di Caserta, al fine di poter disporre di informazioni sullo stato dell'ambiente nel territorio di codesto Conn;in.e, chiede formalmente ai sensi dell'art. I4-comma, 3- della legge 8 luglio 1986 nO 349, copie integrali dei rilievi aereofotogrammetrici effettuati per l'adozione del piano regolatore generale di codesto Comune. ,
Nel caso detto Comune non abbia adottato il piano regolatore generale o comunque non abbia fatto effettuare i rilievi aereofotogrammetrici chiede, sempre ai sensi della citata norma di legge un dettagliato elenco di tutte le cave, in coltivazione o abbandonate, esistenti nel territorio di codesto Comune delle quali si abbia contezza.
Le copie o le informazioni richieste dovranno essere fornite, nei limiti del possibile, direttamente a delegatario della presente.
All'atto della consegna di tale documentazione la persona incaricata del ritiro verserà, quanto dovuto per rimborso delle eventuali spese di riproduzione ed effettive d'ufficio il cui importo, risulti prestabilito con atto di codesto Ente.
Sicuro di una sollecita e puntuale evasione della richiesta, colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Il responsabile provinciale del WWF Caserta
dr. Francesco V. Paolella
COMUNICATO STAMPA.- INVITO -
I1 W.W.F.-Fondo Mondiale per la Natura- preso atto senza particolare stupore,che con provvedimento del 27.2.92 reso noto in data odierna, il TAR Campania I° Sezione (Presidente Brignola), ha per la settima volta sospeso un provvedimento amministrativo di cessazione dell'attività. della cava di Vitulazio(CE),confermando,nella apodittica ed incongrua motivazione, i timori palesati da questo Ente Morale circa il sistematico sacrificio degli interessi soggettivi, collettivi e diffusi connessi all'equilibrio ambientale rispetto a quelli di privati interessati solo alla distruzione del territorio per fini speculativi , in dispregio delle norme e delle giuste esigenze delle popolazioni residenti,
denuncia
le gravi responsabilità del TAR Campania,in contrasto con il lodevole impegno di alcuni Enti locali e del Ministro dell'Ambiente Ruffolo , nella disastrosa situazione della Provincia di Caserta , aggredita selvaggiamente ed impunemente mediate lo sfruttamento anomali ed illegale di cave e la creazione di discariche abusive di rifiuti
annuncia
il prioritario impegno di promuovere nelle sedi istituzionali tutte le iniziative piú idonee ad assicurare in futuro la trasparenza delle decisioni giurisdizionali del TAR Campania e la conformità delle stesse ai principi costituzionali del diritto positivo ;
indice
per martedi 5.3.1991 alle ore 15 presso la Sezione del W,W,F.di Caserta, Piazza Marconi 9 -piano terra del vecchio ospedale- Tel 0823/44I367, una conferenza stampa per chiarire la linea di azione dell'Associazione in merito al problema,ormai di interesse nazionale.
Vi preghiamo vivamente di intervenire e di dare la massima diffusione al presente comunicato.
Il Delegato Regionale WWF Il Responsabile della Sezione WWF Caserta
dr. G. Lubrano di Ricco dr. Francesco V. Paolella
Agenda 21 a Caserta - Zonazione della Città
1 2 3 4 5 6 7
OGGETTO: OSSERVAZIONI AL PRAE CAMPANIA
A CURA DEL SETTORE TERRITORIO DEL WWF CASERTA
COME INTERVENIRE IN DANNO AL PROPRIETARIO NEL CASO IN CUI NON SIA PERSEGUIBILE (VD. ATTIVITA’ INTESTATE AD ULTRASESSANTENNI, ECC.)
SETTORE TERRITORIO WWF CASERTA
Arch: Lina Sorrentino - Arch. Guido Guerriero
Area MACRICO : una sfida " verde " per Caserta ( indice)
Il Mattino - 11.12.2001
La vicenda dell'area MACRICO è una
vera sfida per tutti coloro che , a prescindere dal colore politico ,
dall'appartenenza religiosa o dalla militanza ambientalista , desiderano
un futuro meno cementificato per Caserta .
Per tale motivo si è creato un movimento molto ampio di cittadini " comuni " e di associazioni per evitare un ulteriore scempio . |
Prot.
n.3312 - 26.08.2002
(
indice) Ai
Sindaci dei Comuni di -e
p.c. agli Organi di Informazione LORO
SEDI Oggetto: Parco Naturale “Vulcano di
Roccamonfina e Foce Garigliano
– Appello e proposte operative. Egr.
Signor Sindaco, questa associazione ha promosso e partecipato
con grande impegno all’iter istitutivo dei Parchi Regionali della
Campania, e soprattutto, riferendosi al Parco in oggetto, è sempre stata
in prima linea, con la presenza del ns. Gruppo Attivo del Vulcano,
per difendere il suo patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico.
Essa vuole sottolineare gli aspetti positivi che ha l’istituzione di un
Parco, in termini di sviluppo sostenibile e di salvaguardia
dell’ambiente dal saccheggio indiscriminato, purtroppo diffuso nella
nostra provincia; inoltre vuole evidenziare che un suo corretto
funzionamento può produrre la creazione di nuove figure professionali
nonché di opportunità occupazionali per i ns. giovani. Nondimeno , l’onere da sostenere in termini
del rispetto della natura, che discendono dalle norme di salvaguardia, non
è gravoso e comunque limitato nel tempo, fino all’istituzione
dell’Ente Parco, che si darà nuove norme e strumenti per lo sviluppo e
gestione del territorio dei comuni facenti parte. La particolarità del suddetto Parco, essendo costituito in rilevante percentuale da terreni privati, dovrà
seguire ovviamente un percorso differenziante in termini di normative e
procedure. Chi ancora vede
nel Parco un ostacolo allo sviluppo del territorio, tanto da
intraprendere delle iniziative forti , anche legali, per ostacolarne
l’istituzione, probabilmente è stato informato in maniera incompleta,
in quanto i vincoli imposti da un Parco verranno ampiamente ripagati.
Salvaguardare e conservare le tradizioni, gli usi e le diversità delle
culture locali significa creare
un circolo virtuoso di energie, coniugare economia ed ecologia e quindi
porre non solo un freno alla
continua emigrazione giovanile, ma addirittura permettere il rientro di
quelle famiglie costrette in passato a lasciare il loro territorio di
origine per cercare lavoro. Tutto questo è possibile incentivando uno sviluppo
non invasivo (agricoltura biologica; ecoturismo; edilizia sostenibile;
fonti energetiche alternative) conservando
contemporaneamente il capitale ambiente. -
La cassaforte d’Italia. Secondo l’Istat nel 1992 Civitella
Alfedena si è aggiudicata il titolo con i suoi 99,7 milioni (vecchie
lire) di depositi bancari pro capite, quasi il triplo rispetto alla
seconda (Cremona: 35mil). – (fonti: Affari e Finanza, supplemento
alla Repubblica del 27.11.1992; il Diario del
22.08.02).- Le
chiediamo quindi, Signor Sindaco, di provvedere all’attivazione di
un sistema informativo sulle funzioni reali e sulle opportunità
irripetibili che determina l’istituzione
di un Parco. A tal
fine Le anticipiamo che il Wwf di Caserta si è già attivato per
organizzare un convegno a cui parteciperanno i massimi esperti sul tema
“Parchi”, che si svolgerà entro quest’anno e al quale la Sua
partecipazione sarà particolarmente gradita. Con l’occasione porgiamo i nostri più
cordiali saluti. Arch.
Guido GUERRIERO
Dott .Raffaele LAURIA Settore
Territorio WWF
Responsabile WWF Sezione di Caserta Sezione di Caserta
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